In questa pagina del vangelo di Luca, Gesù ci conduce al cuore della preghiera: non un rituale da ripetere, ma una relazione da vivere. È il discepolo stesso a chiedere: «Signore, insegnaci a pregare…», e Gesù risponde donando una preghiera semplice, che inizia con una parola sola ma decisiva: Padre.
Questa meditazione nasce dal desiderio di fermarsi davanti a quel "Padre" con lo stupore di chi scopre di essere figlio. Non per trovare una formula da ripetere meccanicamente, ma per tornare all’essenziale, per ascoltare, lasciarsi provocare, e imparare a chiedere, cercare e bussare con fiducia.
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Carmelo Vitellino
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