“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce” (Isaia 9,1). Queste parole, scritte migliaia di anni fa, parlano ancora oggi al nostro cuore. Ma chi è questo popolo che cammina nelle tenebre? E noi, siamo forse tra loro? Scopriamolo insieme.
1. Cosa sono le "tenebre"?
Le tenebre, nel libro di Isaia, rappresentano lo smarrimento del popolo di Israele: deportato in terra straniera, senza la sua terra, senza il Tempio, senza speranza. “Camminare nelle tenebre” significa essere persi, non sapere dove andare. E oggi? Forse anche noi, come quel popolo, viviamo nelle tenebre!
Esempi di tenebre moderne:
- Crisi sociale: rapporti frammentati, incomunicabilità generazionale.
- Individualismo: ciascuno chiuso nel proprio “orticello”.
- Dati preoccupanti: meno nascite, più anziani, una società che sembra aver rinunciato al futuro.
2. Chi ci guida nelle tenebre?
Quando non sappiamo dove andare, cerchiamo qualcuno a cui aggrapparci. Ma Gesù ci mette in guardia: “Può un cieco guidare un altro cieco? Non finiranno entrambi nel fosso?” (Luca 6,39).
Oggi troviamo tante guide "cieche":
- Influencer e personaggi dei social che vivono di like.
- Politici e leader che pensano solo al proprio interesse.
- Anche nella Chiesa, a volte, mancano veri «profeti», innamorati di Cristo, che sappiano indicare la strada.
Queste guide ci portano verso l’ipocrisia, gli scandali e l’individualismo. E noi? Fin troppo spesso le seguiamo, come ciechi appoggiati a ciechi.
3. La grande luce: Gesù
Ma Isaia non si ferma alle tenebre. Dice che una grande luce è apparsa. Chi è questa luce? È Gesù, colui che illumina il mondo e il nostro cuore. Lui: ridona speranza dove sembra non esserci futuro; accoglie tutti, con le braccia sempre aperte; ci guida verso la vera felicità.
A Natale celebriamo proprio questo: la luce è venuta nel mondo, ed è un bambino. Un Dio vicino, arrendevole, gioioso. Non dobbiamo avere paura di avvicinarci a Lui. Anzi - come amava esortare Giovanni Paolo II - "apriamo ... spalanchiamo le porte del nostro cuore a Cristo. Lui non ci delude mai!".
4. Cosa possiamo fare?
✔️ Non restiamo ciechi nelle tenebre.
✔️ Cerchiamo il volto di Gesù.
✔️ Ascoltiamo la sua Parola.
✔️ Condividiamo speranza e amore con chi ci sta accanto.
Un pensiero di Antoine de Saint-Exupéry:
“L’uomo muore di sete. C’è un solo problema: ridare agli uomini un senso spirituale”.
E Gesù è proprio questo: il senso spirituale di cui abbiamo sete. Lui ci invita tutti: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò ristoro” (Matteo 11,28).
⭐ Gesù è la nostra luce. Lasciamoci illuminare! 🌟
Nessun commento:
Posta un commento